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APERTA AL PUBBLICO L'ANTICA CAVA DI PIETRA MOLERA A CAMERLATA
20. March 2010 14:11
(last updated: 31. March 2010 12:37)
Pubblicato in CAVE E GEOLOGIA

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Su iniziativa del parco Regionale Spina Verde è stata aperta ai turisti la cava abbandonata di pietra molera a Camerlata (Como). I rilievi collinari del parco sono costituiti da formazioni di gonfalite  che risalgono a 25/30 milioni di anni fa e derivano dai materiali trasportati dal paleo-adda, un grande fiume che scorreva lungo l'attuale ramo di Como del Lario, e si gettava nel mare padano passando proprio da Camerlata e da Cantù.

(foto: la cava di molera. Tratta dal sito del parco regionale Spina Verde)

Sull' antico letto del fiume ora passa l'attuale linea ferroviaria Como-Milano delle Nord. La pietra molera è la componente di arenaria di questi accumuli, il nome deriva dal suo utlizzo principale, la mole appunto: una ruota in pietra per affilare le lame. Venne anche utilizzata come materiale da costruzione, il più antico manufatto noto è la stele di Prestino conservata nel museo Archoelogico di Como. Sulla stele è incisa una dedica in alfabeto leponzio, una lingua celtica, la prima testimonianza scritta nel territorio lariano. Tra gli altri utilizzi si ricorda San Carpoforo (Como - XI sec.), il timpano del portale posteriore di San Fedele (Como - XII sec.), il Baradello (Como - XII sec.). L'estrazione in galleria di questa pietra porosa dal colore grigio/giallo si è conclusa nel 1800.
La cava di Camerlata è sul versante della collina che va da Piazza Camerlata verso Prestino. Pochi sanno che dietro alla roccia che affiora c’è un vero e proprio “antro” che è il risultato delle attività di estrazione dell’arenaria nel passato.

Nelle stratificazioni rocciose è scritta la storia della terra e nelle tracce  lasciate da cavatori e scalpellini si racconta il secolare lavoro dell'uomo. 

Come arrivare:
- In treno: Ferrovie Nord Milano, stazione di Camerlata all’uscita della stazione proseguire a piedi per 300 metri circa fino alla Piazza Camerlata con la caratteristica fontana. Scendere e salire al Parco per la via Santa Brigida e Respaù sul lato nord della Piazza.
- Su ruote motorizzate: autostrada A9, uscita Como Sud, direzione Como. Proseguire fino alla piazza Camerlata con la caratteristica fontana a cerchi. Parcheggiare sotto il cinema multisala a 100 metri dalla piazza camerlata oppure al Parcheggio pubblico “Val mulini” segnalato con apposita cartellonistica stradale. Proseguire a piedi seguendo i cartelli per l’accesso al Parco.

Le visite dell'antica cava in galleria sono solo su prenotazione e sono sconsigliate a chi non si trovi in perfette condizioni fisiche per muoversi su un terreno aspro e roccioso. (Come per ogni altro sentiero di montagna)

Parco Regionale Spina Verde di Como - via Imbonati, 1 22020 Cavallasca (CO)
Tel. 031.21.11.31 Fax 031.53.58.64
www.spinaverde.it


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NOTA STORICA
L'uso turistico delle cave abbandonate è ampiamente diffuso nei tempi moderni.
Probabilmente la più turistica cava antica di pietra, detta latomia (parola che deriva dal greco latomíai composto da lâs, pietra, e tomíai da témnein, tagliare), è quella greca poco lontano dal Teatro Greco di Siracusa del quale ne costituisce il materiale. Per la sua particolare forma a S o ad orecchio d'asino il pittore Caravaggio, in compagnia dello storico siracusano Vincenzo Mirabella, la chiamò Orecchio di Dionisio (o di Dionigi) durante una visita nel 1608. Infatti grazie alla sua forma possiede caratteristiche acustiche tali da amplificare i suoni fino a 16 volte. La forma della galleria è dovuta al fatto che lo scavo iniziò dall'alto andando ad allargarsi verso il basso per seguire una vena di roccia di ottima qualità. Notizie tratte da www.comune.siracusa.it
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