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IL CENTENARIO DEL SEMPIONE
15. May 2007 12:24

Pubblicato in CAVE E GEOLOGIA

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Sotto le Alpi i cent’anni del Sempione. Il 19 e 20 maggio Briga e Domodossola hanno festeggiato il centenario dell’apertura della Ferrovia del Sempione che ha completato il 1° giugno 1906 il collegamento diretto tra Parigi e Milano passando per Lione e Ginevra. Iniziativa che fa seguito a quella dello scorso anno dedicata al bicentenario dell’omonima strada.

Una grande manifestazione con i massimi rappresentanti di Vallese, Piemonte e Lombardia, kermesse popolari unite nelle stesse origini dei valser, l’antico popolo delle Alpi che non aveva confini, sorvoli delle frecce tricolori, treni storici ed un doveroso excursus su ciò che voleva dire cent’anni fa affrontare dai due lati estremi del monte oltre 19 kilometri di granito con esplosivo, aria compressa piccozza, badili e il grande dubbio di non incontrarsi a metà. Complessivamente i lavori del traforo del Sempione sono durati sette anni e sei mesi, neppure troppi se si pensa alle difficoltà ed agli imprevisti che si dovettero affrontare e risolvere in corso d’opera. Il profilo geologico del Sempione era stato, infatti, ridefinito più volte da geologi svizzeri e italiani rispetto al profilo iniziale allegato al progetto che prospettava un nucleo centrale di rocce compatte, lo gneiss d’Antigorio, sul quale appoggiavano strati diversi di scisti e calcari, permeabili dalle acque. Questo profilo fu mutato parecchie volte, confermando l’intuizione del geologo svizzero H. Gerlach,che aveva ipotizzato una disposizione a libro ripiegato a C degli strati più duri di roccia, inframmezzati da strati di scisti e calcari. Questi ultimi, se facilitarono da un lato lo scavo diretto, resero complesse le operazioni di sostegno delle volte, sottoposte a pressioni fortissime che obbligarono l’utilizzo di putrelle e centine in ferro, portando i costi di scavo a un milione di lire ogni quaranta metri di galleria, ma soprattutto subirono i getti improvvisi di sorgenti d’acqua calda e fredda ad altissima pressione. Furono scavati oltre un milione di metri cubi di roccia, trasportati all’esterno del traforo, mentre 120.000 metri cubi di pietre squadrate furono necessari per rivestire le pareti e la volta del tunnel principale. Il secondo tunnel di servizio, a sinistra del primo, fu terminato il 6 luglio dello stesso anno e servì come base per il raddoppio della linea ferroviaria, avvenuto negli anni 1912-1921. La grande impresa del Traforo del Sempione fu celebrata a Domodossola come un avvenimento eccezionale il 19 maggio 1906 Il Re d’Italia di ritorno da Briga, ricevette dall’Impresa costruttrice, due cofanetti contenenti diciotto esemplari di pietre e minerali ricavati dallo scavo della galleria, recanti su etichetta d’argento la data e il punto di rinvenimento, oltre al primo e all’ultimo fioretto utilizzati per lo scavo del tunnel.
Nel 1906 Milano festeggiò l’avvio del collegamento con Parigi con un’esposizione mondiale posta dove poi sarebbe sorta la fiera Campionaria. Inaugurata dal Re e dalla Regina d’Italia il 28 aprile dello stesso anno e proseguita fino a novembre seguiva i criteri delle esposizioni ottocentesche ed era dedicata alla pace e alla concordia tra i popoli. L’entrata principale era al Parco denominato poi Sempione, riproduceva i due ingressi della galleria del traforo appena concluso, al quale era dedicata una sala dell’esposizione con disegni, progetti, fotografie, attrezzi di lavoro del cantiere. Per il resto raccoglieva quanto di meglio si fosse prodotto in campo agricolo, artigianale, industriale, commerciale e artistico. Adesso sembra prospettarsi un nuovo expo da tenersi a Milano nel 2015.







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